Competenze e alte Professionalità

Anche se spesso sottaciuta la Toscana può e deve vantare la sua primogenitura di questo peculiare e diffuso genere teatrale. L’opera lirica è infatti nata a Firenze ad opera della Camerata Bardi di cui faceva parte il padre di Galileo Galilei oltre quattro secoli fa. Da allora il teatro musicale d’opera si è diffuso in tutto il mondo fino a giungere, grazie ad altro eminente italiano come Lorenzo Da Ponte librettista della popolarissima trilogia mozartiana negli Stati Uniti nel diciottesimo secolo per poi espandersi nel ventesimo secolo anche in Estremo Oriente, dove permane il genere teatrale più amato.

In Toscana sono attivi oltre ad una Fondazione lirico sinfonica, quella del Maggio Musicale Fiorentino, tre Teatri di tradizione a Lucca, Pisa e Livorno, un festival annoverato tra le eccellenze nazionali e regionali come quello pucciniano a Torre del Lago e numerose manifestazioni sotto forma di rassegna o di eventi puntuali che si svolgono nei numerosi e attivi teatri della provincia toscana e all’aperto. Anche realtà di grande rilievo, come l’Orchestra Regionale Toscana o l’Accademia Chigiana, danno vita a produzioni operistiche anche sotto forma in concerto.

Come testimoniano i dati forniti dalla Siae, gli incassi per l’opera lirica rappresentano in Toscana una percentuale in crescita rispetto agli incassi complessivi dello spettacolo dal vivo in grado fra l’altro di richiamare un importantissimo flusso turistico da molti paesi europei ed extra europei.

Esiste, quindi, un consolidato mercato del lavoro al servizio della produzione e della messa in scena dell’opera lirica e dei concerti lirico sinfonici nella nostra regione.

Negli ultimi anni, grazie agli investimenti operati dalla Regione Toscana e dagli stessi teatri si sono potuti formare e perfezionare molti toscani che oggi sono diventati per la maggior parte lavoratori con contratti a tempo indeterminato, stagionale, di tipo subordinato o autonomi nel teatro musicale.

Il mercato ha però bisogno di un costante rinnovamento degli occupati e di un sempre maggiore qualificazione di coloro che già operano nei più svariati settori del teatro. Molteplici sono i mestieri del teatro la cui la formazione può attingere e per i quali c’è costante necessità di domanda.

Nel settore tecnico: si va dagli elettricisti, ai fonici teatrali, ai macchinisti, agli attrezzisti realizzatori e montatori, alle sarte realizzatrici e di scena al servizio dei laboratori interni ai teatri o di numerosi atelier toscani che hanno raggiunto livelli di assoluta eccellenza,  ai i truccatori e ai parrucchieri teatrali, grazie a competenze e alte professionalità.

In ambito artistico: i professori d’orchestra, gli artisti del coro, i pianisti collaboratori, i direttori di scena e i direttori musicali di palcoscenico, insieme agli assistenti registi e light designer sono i profili più importanti. Completano poi il quadro delle competenze e alte professionalità richieste i manager teatrali, i segretari artistici e gli addetti agli archivi musicali, i contabili esperti nel disbrigo delle pratiche e dei contratti attinenti proprio al teatro.

Se sul fronte della domanda, come detto, abbiamo contezza della necessità di attingere ad un mercato  composto da professionalità, su quello dell’offerta constatiamo un grande interesse ogni volta che i teatri aprono bandi d’inserimento in graduatoria, non sempre accompagnata da curricula che comprovino appunto una specifica formazione.

Abbiamo poi visto in questi ultimi anni quanto alcuni mestieri possano richiedere una decisa evoluzione alla luce delle innovazioni tecnologiche in atto, valga come esempio il corso sovvenzionato  dalla Regione Toscana come cameraman di scena in forza anche del gran numero di opere liriche che vengono ritrasmesse anche via satellite in circuiti internazionali o regionali  per broadcasting oppure, si pensi quanto la stampa 3D potrà venire incontro alle necessità delle attrezzisti di scena o della stessa scenografia la quale già da tempo utilizza le proiezione come elemento accessorio alla scena materica.

Un centro di formazione che possa avvalersi del prestigioso marchio del Festival Puccini in grado di incrementare l’appeal presso i giovani e di proiettare l’offerta in tutta la Regione.